
Roma, 2 maggio 2025 – All’indomani delle Finali del 3° Campionato Provinciale AiCS Roma di Catch’n Serve Ball, tenutesi il 1° maggio al PalaTorrino, la presidente del Comitato Provinciale AiCS Roma e coordinatrice nazionale della disciplina, Monica Zibellini, ha voluto condividere una riflessione profonda sul significato dell’evento e sul ruolo sempre più centrale dello sport nei processi di inclusione e cambiamento sociale.
“È stata una giornata non solo di sport e divertimento, ma anche di profonda condivisione e riflessione su grandi temi sociali”, ha dichiarato Zibellini.
“L’AiCS Roma, insieme e attraverso la disciplina del Catch’n Serve Ball, porta avanti progetti che promuovono l’inclusione, la solidarietà e la consapevolezza. Crediamo fermamente che lo sport sia uno strumento educativo e trasformativo: attraverso il gioco, possiamo compiere atti concreti per migliorare la qualità della vita delle persone, abbattere barriere e costruire comunità più coese e sensibili.”
Una visione ampia e coraggiosa, quella espressa dalla presidente, che guarda allo sport non solo come momento agonistico o ricreativo, ma come piattaforma di crescita culturale e civile.
Il Catch’n Serve Ball, disciplina ideata per favorire la partecipazione inclusiva e valorizzare ogni individuo a prescindere da età, genere o abilità tecniche, si conferma così un potente veicolo di messaggi positivi.
“Giornate come questa ci ricordano che lo sport può e deve avere un ruolo attivo nei processi di cambiamento sociale: non solo allenamento e competizione, ma anche ascolto, accoglienza e speranza.”

Le parole di Zibellini tracciano un percorso chiaro: quello di una disciplina giovane ma già radicata, che ha saputo unire famiglie, società sportive, istituzioni e realtà sociali, come nel caso della collaborazione con La Casa di Franco, o con la partecipazione della scrittrice e attivista Associazione Arriva Robin Hood ONLUS Irene Merlo, simbolo di resilienza e testimonianza viva nella lotta contro la violenza sulle donne.
Il Catch’n Serve Ball si afferma così come modello di sport sociale, capace di accendere riflettori non solo sui risultati in campo, ma sui valori che da esso possono scaturire.



