Mamanet Italia entra a far parte dello CSIT

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Mamanet Italia diventa membro effettivo a pieno titolo dello CSIT durante il 45° Congresso della CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLO SPORT AMATORIALE.

Il Congresso si è svolto nei giorni 9 e 10 Novembre a Barcellona presso l’Università dello Sport INEFC, abbiamo iniziato con lo SPORTFORUM CSIT dove sono stati presentati i progetti europei “ eYouACA” come diventare manager sportivi tra e-learning e tirocini e “SGS – Sports for all Genders and Sexualities” (Sport per tutti i generi e tutte le sessualità), volto a creare una cultura sportiva inclusiva per tutti, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale.

Il giorno successivo siamo entrati nel vivo del Congresso, riconoscimento di tre nuovi membri a pieno titolo del CSIT, con diritto di voto immediato: Mamanet Austria, Mamanet Italia e IAAFL, rappresentati per Mamanet Austria dalla Presidentessa Jennifer Kickert e General Secretary Elisabeth Speiser, e per Mamanet Italia dalla Coordinatrice Nazionale Monica Zibellini.

Finalmente elezioni del nuovo Presidente e del nuovo esecutivo, Bruno Molea è stato rieletto Presidente con una maggioranza assoluta del 100%, e per la prima volta nel board esecutivo dello Csit siedono più donne che uomini, questo è una dimostrazione delle politiche di uguaglianza e parità portate avanti negli anni dallo Csit non solo a livello sportivo ma anche a livello manageriale.

Rielezione del Comitato Esecutivo CSIT. Con alcuni dei membri dell’ExCom del mandato precedente (Anu Rajajarvi, Georges Michel, Christian Vifian, Thomas Zacharias), l’ExCom rieletto è stato completato da nuovi membri: Patricia Illa, Kineret Tzedef, Veronique Fatier e Birthe Henksen.

Tra le riforme annunciate nel discorso programmatico del presidente appena rieletto, la capillarizzazione proprio dei World Sports Games, giochi mondiali amatoriali che, ad oggi, si tengono ogni due anni. La nuova guida della Confederazione pensa già di triplicare gli eventi, avviando i Games continentali ogni due anni (per ovviare i problemi legati ai visti che spesso limitano la partecipazione ai Giochi) e dando vita agli Sports Games del Mediterraneo tutti dedicati all’inclusione di genere e che, nella nuova visione, dovranno tenersi anch’essi ogni due anni. I World Sports Games si dovrebbero invece tenere ogni quattro anni, quanto le più blasonate Olimpiadi.